martedì 1 maggio 2012

Soluzioni di mobile payment (prima parte)

Le soluzioni di mobile payment (o mPayment) sono quelle soluzioni che permettono di pagare 'in mobilità', tipicamente attraverso il telefono cellulare o altri dispositivi portatili.

Sono innumerevoli  i casi d'uso di queste soluzioni all'interno delle città, per lo più come sistemi di micropagamento cashless, per acquisti frequenti di importo ridotto.
L'esempio più noto è quello del mobile ticketing, cioè l'acquisto in mobilità di biglietti per mostre, musei, parcheggi, mezzi pubblici, ecc.

In questo post (e nel successivo) presento e confronto 3 diverse soluzioni applicate ad un caso d'uso del mobile ticketing, l'acquisto dei titoli di viaggio sui mezzi pubblici:
  • pagamento via SMS
  • Up Mobile
  • NFC (Near Field Communication)
Si tratta di soluzioni che differiscono molto per approccio, tecnologia e ambizioni.

Prima di entrare nel merito, credo sia utile conoscere le prospettive future del mobile payment per comprendere le attese e le potenzialità.
Secondo stime di Gartner il valore complessivo delle transazioni mobili è cresciuto del 75,9% in un anno, passando da 35 miliadrdi di euro nel 2010 a 61,8 miliardi di euro nel 2011. Entro il 2012, il mercato del mobile payment arriverà a valere 360 miliardi di euro, grazie anche alla crescente diffusione degli smatphone e dei dispositivi portatili con accesso wireless a internet.
Entro il 2013 i pagamenti mobili raggiungeranno il 15% delle transazioni con carta di credito e, secondo il World Payments Report 2011, entro 10 anni il cellulare sarà preferito alle carte per i pagamenti cashless.

In particolare in Italia, secondo l'osservatorio NFC&Mobile Payment del Politecnico di Milano, circolano 90 milioni di SIM con 50 milioni di utenti ed il 79% dei possessori di smartphone è propenso ad acquistare beni e servizi in mobilità. 


Pagamento via SMS
La soluzione prevede di acquistare il biglietto prima di salire sul mezzo pubblico inviando un SMS al numero indicato dall'azienda di trasporti. Dopo pochi istanti si riceve un messaggio di conferma da mostrare in caso di controllo.
Il costo del biglietto viene scalato direttamente dal credito telefonico o dalla carta di credito associata al numero di telefono, a seconda delle caratteristiche del servizio e dei vincoli legislativi.

Credo che l'esempio più noto in Italia di questo servizio sia quello realizzato a Firenze dall'Ataf in collaborazione con i principali operatori di telefonia mobile nazionali. Al costo del biglietto si aggiunge quello dell'SMS che dipende dall'operatore.

Ritengo che tra i vantaggi di questa soluzione debbano essere sottolineate la semplicità e l'assenza di barriere tecnologiche all'adozione, poiché un cellulare low cost è tutto quello di cui si ha bisogno.
I limiti stanno nella scarsa scalabilità se si vuole offrire una gamma di prodotti diversificati (biglietti a tariffazione ridotta, carnet elettronici, ecc.) e accompagnare l'acquisto con servizi accessori a valore aggiunto (georeferenziazione delle transazioni, shopping list, ecc.).

Una nota particolare merita la scelta, fatta ad esempio a Firenze, di non ridurre il prezzo del biglietto rispetto al cartaceo per assorbire il costo dell'SMS. In questo caso l'adozione di una soluzione efficiente, ecologica ed economica per l'azienda di trasporti non solo non si traduce in un risparmio per il cittadino, ma addirittura in un costo aggiuntivo. E' l'antitesi di quello che dovrebbe essere una città intelligente.

Per questo post è tutto. Nel prossimo scriverò di Up Mobile e NFC. 

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